[IT] Timidi tentativi di geolocalizzazione nella scena musicale 2.0?

Se bazzicate la Rete almeno da quando la bazzico io, ricorderete sicuramente l’introduzione dei “tags” in calce ad articoli, posts e quant’altro. Una trovata sicuramente molto utile e che, se usata con criterio, permetteva all’usufruitore di rendersi conto a colpo d’occhio di che contenuto si stesse accingendo a fruire. I tags si sono evoluti nel tempo e sono tuttora adoperati in tutte le salse nella Internet dei giorni d’oggi. A livello musicale, i tags venivano adoperati principalmente identificare il/i genere/i di riferimento, ma ad un certo punto hanno iniziato ad essere affiancati da nomi di città. Non era inconsueto leggere “Detroit” vicino a “minimal techno” o “London” vicino a “drum & bass“.

Fino a poco tempo fa mi sembrava una pura e semplice “fighettata”, un vezzo degli artisti utile esclusivamente a sboronarsela un po’. Daltronde, il circoscrivere una “sonorità” in un determinato luogo è una cosa che fa molto anni ’90, come il trip-hop dell’area di Bristol per esempio, ma perde totalmente di significato ai giorni nostri, in cui c’è una contaminazione sonora globale, che porta musicisti giapponesi a comporre dell’ottima dubstep o musicisti norvegesi a donarsi anima e corpo a calde melodie jazz. E’ tuttora valido ritenere che un determinato sottogenere nasca in un determinato luogo, ma non è più possibile ivi confinarlo. Il processo di condivisione e contaminazione si è da tempo avviato e non è più possibile fermarlo.

Ma nonostante la sua palese inutilità, il vezzo non si arresta, ma è in decisa espansione su tutte le maggiori piattaforme musicali underground, come Jamendo, Soundcloud e Bandcamp. Per cui sarebbe innovativo sfruttare il fenomeno a mò di primitivo metodo per geolocalizzare le band underground, al fine di trovare velocemente chi fa musica nella propria zona per organizzare o partecipare a degli eventi. O magari entrare direttamente a contatto con gli artisti per una collaborazione, perchè no?

Ad esempio, mettiamo caso che io abiti a Modena e voglia conoscere tutte le band nella mia area che rilasciano musica in Creative Commons (o giù di lì). Mi basterebbe cercare “Modena” su Soundcloud e/o Bandcamp e/o Jamendo per avere un completo elenco di bands in tempo reale. Figata no? Certo, questo in un mondo ideale in cui tutti impiegano dieci secondi di tempo per geolocalizzare tramite tags la propria musica, ma lo spunto è interessante e valeva la pena buttar giù due righe a riguardo 😉 Cosa ne pensate? E se iniziassimo dalle netlabels?

4 Responses to [IT] Timidi tentativi di geolocalizzazione nella scena musicale 2.0?

  1. federicodotorg ha detto:

    Penso che tag che indichino la provenienza siano decisamente utili, per non dire fondamentali.

    Da un lato può esser vero che ormai la distribuzione di album via internet è immediata e globale, ma la fruizione della registrazione è solo una delle maniere in cui ci si approccia alla musica. Un altro aspetto fondamentale è il concerto, suonato da persone fisiche inevitabilmente legate ad una determinata zona. Ora, a seconda dei gusti si può preferire l’uno o l’altro aspetto, ma esistono entrambi. Personalmente sono una di quelle persone che da grandissima importanza all’esibizione dal vivo tanto da credere che la registrazione sia una conseguenza del concerto e non viceversa.
    Poi, pur credendo che il mezzo internet sia fondamentale non reputo che allo stato attuale delle cose abbia sopravanzato il contatto umano nella discussione e quindi costruzione di movimenti musicale (e anche altri).

    Insomma, volendo un discorso lungo…

  2. eldino ha detto:

    Infatti è proprio ai concerti che pensavo quando ho buttato giù queste righe 🙂 Sarebbe decisamente facile implementare una piattaforma per la ricerca degli eventi se tutti utilizzassero i tags geolocalizzati 🙂

  3. federicodotorg ha detto:

    Speriamo che anche altri leggano queste discussioni propositive e ne facciano buon uso, farebbe parte di quei miglioramenti che aiuterebbero di molto 😀
    Intanto consiglio la discussione in giro 😉

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